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dott.ssa Barbara Tonini

Carnivori stretti o Vegetariani: la carne è un cibo irrinunciabile per i nostri cani?



Il clamore mediatico conseguente alla correlazione tra il consumo di carne rossa e l’aumentato pericolo di comparsa di tumori ha dato un nuovo impulso al movimento vegano, che esclude carne e pesce, nonché tutti i cibi di derivazione animale, dalla propria alimentazione. Una scelta etica e nutrizionale, assolutamente rispettabile, che con opportuni accorgimenti non presenta controindicazioni per la salute degli uomini, ma da considerare con cautela quando la si vuole adottare per i nostri cani.


Partiamo dalle origini…

Diversamente dall’uomo, che è un onnivoro, i cani appartengono all’ordine dei Carnivora e le loro caratteristiche anatomiche ne sono una chiara dimostrazione, basti pensare agli organi di senso molto sviluppati per individuare le prede, al sistema muscoloscheletrico adattato alla cattura, ai denti appuntiti per lacerare i tessuti e al tratto gastroenterico più corto con enzimi digestivi e una popolazione microbica intestinale differente dagli erbivori (i quali necessitano di tempi digestivi ben più lunghi).


Ma qualcosa è cambiato…

Circa 20.000 anni fa il cane ha iniziato a condividere con l’uomo una nicchia ecologica diventando nel corso degli anni il suo migliore amico, compagno di vita e anche di ciboJ Questa lunga convivenza ha portato ad una profonda trasformazione sia comportamentale che alimentare e se in origine il lupo si cibava di prede animali, come massima espressione della sua natura carnivora, con i processi di addomesticamento ha sviluppato forzatamente una buona capacità digestiva degli amidi. Nel corso degli anni infatti, il cane ha sempre dovuto accontentarsi di ciò che avanzava durante i pasti e la carne difficilmente finiva nelle loro ciotole; è sufficiente chiedere ancora oggi ai nostri nonni per capire come la carne fosse un bene tanto prezioso per il sostentamento dei propri figli da non poter neanche immaginare di darla ai cani!


Quindi i cani potrebbero cibarsi di una dieta priva di proteine animali?

Prima di rispondere direttamente a questa domanda è molto importante precisare che tutte le specie animali, uomo compreso, necessitano di specifici nutrienti più che di specifici ingredienti. Quindi l’attenzione dovrebbe essere posta soprattutto a soddisfare il fabbisogno giornaliero di determinati nutrienti, quali aminoacidi (es. taurina, metionina, lisina, triptofano) vitamine (es. D3, A, gruppo B, E) minerali (es. calcio, fosforo, zinco)e alcuni grassi (es, linoleico, EPA e DHA), la cui carenza può indurre o favorire lo sviluppo di patologie.

Però, dobbiamo sapere che una dieta esclusivamente vegetale, oltre ad avere una minore digeribilità, può contenere dei fattori antinutrizionali come i fitati che riducono l’assorbimento di importanti minerali come il calcio, il magnesio e lo zinco.

A ragione di quanto detto, alla domanda iniziale posso rispondere che sì, è possibile dare una dieta vegetariana (ma anche vegana) adeguatamente bilanciata e integrata che possa soddisfare i fabbisogni nutrizionali di un cane senza provocare sintomi carenziali, ma solo a soggetti sani e adulti, poiché cuccioli e cani anziani necessitano di una gestione nutrizionale più rigida data dalla minor adattabilità dell’organismo ad eccessi o carenze di determinati nutrienti.


Attenzione però a non ragionare allo stesso modo per il gatto, un vero carnivoro stretto, che utilizza le proteine anche a scopi energetici e quando vengono somministrate diete a ridotto tenore proteico o di basso valore biologico non riesce a "risparmiare" la limitata disponibilità di aminoacidi essenziali per la sintesi proteica.


Premesso dunque che sarebbe opportuno non escludere la carne dall’alimentazione dei nostri cani, salvo alcune eccezioni patologiche in cui è indicato non somministrarla (es. encefalopatia epatica, urolitiasi da urati), chi sceglie per loro una dieta vegetariana o vegana dovrà comunque prendere particolari precauzioni perché “PRIMUM NON NOCERE” e il benessere dell’animale dovrà essere sempre prioritario rispetto alle nostre idee.


Per una scelta corretta e consapevole sarà perciò necessario partire da lui, il nostro cane, considerando gli aspetti fondamentali quali lo stato di salute e di nutrizione, l’età, l’attività quotidiana, la digestione degli alimenti normalmente assunti e perché no, anche le sue preferenze alimentari!

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