Tricobezoari o “boli di pelo”
Aggiornamento: 2 giu 2022
È arrivato il momento dei Tricobezoari o più comunemente conosciuti come “boli di pelo”
I proprietari di gatti lo sanno bene, in questo periodo di muta gli episodi di vomito, soprattutto di “boli” di pelo o tricobezoari possono intensificarsi e in alcuni casi (rari fortunatamente) queste “matasse” proseguono lungo il tratto intestinale causando delle ostruzioni intestinali tali da richiedere un vero e proprio intervento chirurgico.
Questo accade perché il gatto, durante la quotidiana toelettatura, si lecca e ingerisce pelo.
Quando però il pelo ingerito è in eccesso, come con l’arrivo dell’estate ma anche in corso di patologie dermatologiche o gastroenteriche, si può accumulare nello stomaco e agglomerare formando dei “boli" di pelo anche di grosse dimensioni.
La presenza di questi boli di pelo nello stomaco può causare oltre a vomito, anche solo calo dell’appetito.
Chiaramente i gatti a pelo lungo sono maggiormente predisposti al problema e alle occlusioni intestinali dovute a boli molti voluminosi.
Come possiamo allora prevenire e gestire al meglio questo problema?
Innanzitutto spazzolando regolarmente anche quotidianamente (soprattutto ora!) il pelo del gatto con apposite spazzole che rimuovono molto efficacemente il pelo “morto” ed eliminano i nodi.
E al livello NUTRIZIONALE come possiamo intervenire?
Integrazione di un Mix FiIBRA La fibra non digeribile o insolubile come la cellulosa e l’emicellulosa che troviamo ad esempio nella crusca spingono naturalmente il pelo ingerito attraverso il canale digerente, prevenendo di conseguenza l’accumulo nello stomaco e la successiva formazione di tricobezoari di difficile espulsione.La fibra solubile, tra cui l’inulina, lo psillio e le pectine che troviamo in alcuni ortaggi e nei legumi formano invece una massa gelatinosa che regolarizza il transito intestinale e stimolano la crescita di un sano microbiota intestinale.
Somministrazione di una dieta ALTAMENTE DIGERIBILE ed eventualmente specifica per disturbi enterici che non stimoli l’infiammazione intestinale (casalinga, monoproteica, ipoallergenica).
Inserimento di OLI ad effetto “lubrificante"come l’olio di cocco oppure nei casi più ostinati quello di vaselina che andrebbe somministrato con moderazione
Integrazione di acidi grassi polinsaturi (omega 6 e 3) essenziali per l’integrità cutanea e la salute della cute e del pelo. Gli omega 3 sono inoltre molto importanti per l’attività antinfiammatoria e la fluidità delle membrane cellulari.
ACCESSORI
Il mio consiglio:
lo prediligo il guanto che non traumatizza la cute ma va bene per i gatti a pelo corto.
Per i gatti a pelo lungo invece ci sono i pettini e le spazzole che vanno usate con delicatezza perché non sono infrequenti le dermatiti da superficiali dovute al trauma delle
punte che se premute possono proprio "graffiare".
Attenzione quando utilizzate la spazzola con i denti.
Siate molto delicati, sono molto frequenti i gatti che presentano lesioni cutanee dovute a questi spazzolamenti eccessivi che portano ad infettare tutto il sottocute.
In alcuni casi (quando l'infezione è molto difficile da guarire) è necessario intervenire con terapia antibiotica.
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