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  • Dott.sse Silvia Finardi e Barbara Tonini

I GRASSI “BUONI”: quali sono e come integrarli nella dieta di CANI e GATTI


Spesso, quando si parla di GRASSI nella dieta, tendiamo a pensare a qualcosa di dannoso per l’organismo.

Non bisogna però generalizzare, infatti i grassi (o lipidi) sono sostanze che possiamo ritrovare in quasi tutti gli alimenti di origine animale e vegetale e hanno importanti ruoli strutturali e funzionali nell’organismo di un animale.



Perché sono così importanti?

Assumere una certa quota di grassi non solo è importante bensì necessario! Basti pensare alle vitamine liposolubili (A, D, E, K) che necessitano della presenza dei lipidi per poter essere assorbite, o al ruolo in alcuni lipidi nei processi ormonali e come mediatori dell’infiammazione.

I grassi hanno ovviamente anche un importante ruolo energetico. Possono essere utilizzati per la produzione di energia: con 1 grammo di lipidi cane e gatto riescono ad ottenere circa 9 kcal, più del doppio di quelle fornite dalla stessa quantità di carboidrati e di proteine! Grazie all’elevata densità calorica sono di grande aiuto quando dobbiamo fornire energia ad animali che mostrano scarso appetito o non possano ingerire grandi volumi di cibo a causa di malattie, interventi chirurgici o recupero da situazioni debilitanti.

Inoltre, hanno un’importante azione di riserva energetica perché vengono immagazzinati nel tessuto adiposo dell’organismo per poi essere utilizzati quando ne avrà più bisogno.

Infine, ma non meno importante, i grassi rendono più appetibile il cibo: effetto estremamente utile e nei soggetti inappetenti o affetti da patologie.


Come sono composti?

In base alle loro caratteristiche si dividono in acidi grassi a corta catena, media catena e lunga catena, quest’ultimi sono i più comuni. Gli acidi grassi a media catena hanno una digestione più rapida, quindi un assorbimento e un trasporto facilitato nell’organismo e sono particolarmente utili in corso di alcune patologie gastroenteriche, pancreatiche e nell’ambito di diete specifiche per cani che soffrono di epilessia.

Sempre in riferimento alla loro struttura si parla di acidi grassi saturi, che hanno una struttura più rigida, o monoinsaturi o ancora polinsaturi. I grassi composti per la maggior parte da grassi saturi (come il burro) tendono ad essere solidi a temperatura ambiente, mentre i grassi che sono principalmente insaturi (come gli oli) sono liquidi a temperatura ambiente.


Omega 3 e Omega 6: quali sono e cosa fanno

Degli acidi grassi polinsaturi fanno parte alcuni “famosi” acidi grassi, gli Omega3 e gli Omega6. Alcuni Omega 3 e alcuni Omega 6 sono “essenziali” per cane e gatto e sono definiti così perché non sono sintetizzabili dall’organismo di cane e gatto e devono quindi necessariamente essere introdotti con la dieta per evitare carenze nutrizionali.

La Federazione Europea dell'Industria degli Alimenti per Animali da Compagnia (FEDIAF) a seconda della fase di vita e dello stato fisiologico in cui si trova il soggetto, fissa dei livelli minimi di omega 6 e 3 che l'animale deve assumere giornalmente. Per gli adulti indica fabbisogni minimi solo per gli omega 6. Gli Omega 3 sono invece essenziali solo in alcune fasi della vita, cioè durante accrescimento, gravidanza e lattazione, perché promuovono lo sviluppo neurologico e quindi cognitivo.

Tra i diversi ruoli che svolgono gli acidi grassi nell'organismo quello maggiormente studiato riguarda il loro ruolo nei processi infiammatori.

Dall'acido arachidonico (omega 6) vengono prodotte molecole con azione prevalentemente “proinfiammatoria", mentre a partire dall’Acido alfa-Linolenico (omega 3) derivano le molecole con effetto “antinfiammatorio”.

Grazie a questa importante azione antinfiammatoria, l’integrazione nella dieta di omega 3 e nello specifico delle due molecole bioattive EPA (acido eicosapentenoico) e DHA (acido docosaesenoico), viene attualmente consigliata sia a scopo preventivo che terapeutico per molteplici patologie (cutanee, renali, cardiovascolari, osteoarticolari).


Come integrare i grassi nella dieta

Carne e pesce possono essere fonti importati di grassi, che sono presenti in quantità e qualità variabili a seconda della specie, del taglio di carne e del tipo di metodo di allevamento e dal cibo loro fornito. In alcuni casi può essere utile somministrare anche i grassi animali come il lardo, il grasso di bovino (sego) o il burro. I pesci soprattutto presentano una grande variabilità nel quantitativo di grassi presenti nelle loro carni infatti si va da pesci con carni magre (ad es merluzzo) a pesci con carni grasse (ad es salmone). Rispetto alla carne il pesce contiene generalmente più acidi grassi Omega 3 ma questo è molto variabile anche in base al tipo di alimentazione del pesce e della sua origine (allevamento o pescato).

Oltre alle fonti animali abbiamo poi gli oli vegetali che contengono acidi grassi essenziali MA attenzione a quale scegliete perché di seguito vedremo che non sono tutti uguali.


Gli oli di pesce non sono tutti uguali

Essendo i tessuti di origine animale ricchi di Omega 6, frequentemente le diete di cane e gatto vengono addizionate di Omega 3 provenienti principalmente dall’ olio di pesce (olio di salmone). Quando si integra la dieta con olio di pesce (anche in perle) è bene sapere che la materia prima iniziale e il processo di lavorazione può influenzare molto la qualità del prodotto finale per cui si raccomanda di acquistare sempre prodotti raccomandati, che forniscano certificazioni di produzione a garanzia di qualità.

L’olio di fegato di pesce (di solito fegato di merluzzo) è invece sconsigliato per la presenza di quantitativi molto alti di vitamine A e D, il cui eccesso può essere tossico.


Quale olio vegetale scegliere per la dieta dei nostri animali

Gli oli di mais e girasole sono ricchi di acidi grassi polinsaturi, in particolare di acido linoleico essenziale per il cane. Per questo motivo questi due oli (mais e girasole) sono utilizzati ampiamente nelle diete casalinghe di cani e gatti.

Possibilmente sarebbe meglio prediligere gli oli di semi biologici perché i pesticidi con cui vengono trattate le piante si concentrano nella frazione oleosa da cui si estrae l’olio.

L’olio di cocco ha una composizione particolare, è molto ricco di acidi grassi saturi a media catena (MTC), che hanno un assorbimento e un trasporto più rapido nell’organismo. Sono particolarmente utili in corso di alcune patologie gastroenteriche specialmente del primo tratto dell’intestino e vengono impiegati nel trattamento dei soggetti affetti da epilessia.

L’olio di lino contiene elevati tenori di omega 3 e nello specifico di acido linolenico che, sfortunatamente, viene metabolizzato solo in minima parte (<5%) nelle due molecole bioattive EPA ed DHA. E’ quindi utile principalmente a scopo energetico ma è necessario fare molta attenzione alla conservazione e allo stoccaggio perché può facilmente irrancidire.

L’olio di oliva può essere somministrato ma non in modo esclusivo perché è composto principalmente (circa l’80 %) da acido oleico (acido grasso monoinsaturo) e contiene quindi minime quantità degli acidi grassi essenziali presenti negli oli di semi. Quindi è utilizzato da cane e gatto più che altro a scopo energetico.


Possiamo quindi concludere dicendo che la scelta del tipo e della quantità di grasso da utilizzare varia molto in funzione delle esigenze nutrizionali, dello stato fisiologico (ad esempio se si trova in gravidanza o se è un cucciolo) e delle eventuali patologie presenti ( ad esempio se è sovrappeso, se ha patologie neurologiche, renali, epatiche, gastroenteriche).

Se utilizzati con sapienza i grassi nella dieta possono essere di grande aiuto ma, se selezionati senza conoscerne le caratteristiche o paragonando i nostri cani/gatti ad un piccolo essere umano, possono rivelarsi inutili o addirittura controproducenti e portare ad aumenti di peso indesiderati o peggio a squilibri e carenze nutrizionali!


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