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  • Nutrizionista veterinaria

"IL PETFOOD CHE NON ABBIAMO MAI VISTO" La mia risposta al servizio di Report

A distanza di alcuni giorni dal servizio di Report e a fronte di numerose richieste di chiarimento, volevo esprimere la mia opinione professionale su un argomento che ha suscitato molto clamore perché sicuramente “delicato” e poco conosciuto: il Petfood.

Gli alimenti commerciali hanno cambiato, nell’arco di pochi decenni, le abitudini alimentari dei nostri animali. Fino alla metà del secolo scorso cani e gatti venivano alimentati con razioni casalinghe, mentre oggi, questo tipo di dieta, è considerato non convenzionale rispetto all’utilizzo di crocchette e scatolette presenti in commercio.

La dieta commerciale ha semplificato la gestione dei nostri animali, adattandosi al nostro stile di vita che vorrebbe alimenti pronti per l’uso, semplici da somministrare, ma allo stesso tempo controllati e bilanciati per i loro fabbisogni nutrizionali.

Il petfood ha quindi conquistato il mercato adattandosi alle più disparate esigenze sia nutrizionali (che extranutrizionali) contrapponendosi alla dieta casalinga, magari fatta con avanzi di cucina, non bilanciata e senza alcun tipo di preparazione medico-scientifica da parte di chi la prepara.

A questo punto sorge spontanea una domanda: perché non c’è stata la possibilità di vedere un’evoluzione della dieta casalinga ma si è passati ad una dieta esclusivamente commerciale?

I proprietari che, oggi, scelgono consapevolmente di utilizzare una dieta casalinga per i loro animali, possono e devono farlo, tenendo però conto che questo non significa tornare indietro di 50 anni: il pet food ha permesso di prevenire patologie dell’accrescimento e carenziali che si verificavano nei nostri animali quando il pet food non esisteva.

Al contrario, si tratta di fare un passo avanti e affidarsi ad un professionista esperto ed essere disposti, nella propria cucina, a seguire scrupolosamente le indicazioni fornite, pena incorrere in rischi per la salute del proprio animale.

Il servizio di Report ha demonizzato gli alimenti commerciali dipingendo le grosse multinazionali mangimistiche come fossero dei criminali e come se i medici veterinari fossero loro complici. La realtà è molto distante da questo quadretto! Le più importanti aziende del settore operano utilizzando delle fonti di carne/pesce e cereali controllate e si sono sempre mosse alla ricerca di prodotti innovativi per la salute dei loro consumatori, è altresì ovvio che le materie prime utilizzate non possano essere quelle che userebbe un proprietario che cucina a casa per il proprio animale!

La verità è che, prima di questo servizio, gli acquirenti non avevano idea di che cosa fosse contenuto all’interno del petfood!

I medici veterinari che consigliano un alimento commerciale lo fanno in scienza e coscienza, consapevoli che non rappresenta un rischio per la salute dei suoi pazienti, ma che anzi aiuta a prevenire alcune patologie, che si tratta di una dieta comoda e semplice da gestire anche per il proprietario più pigro del pianeta e non perché gliene vanga in tasca qualcosa!

Concludo dicendo che seppur nei modi sbagliati, questo servizio ha posto l’attenzione su un argomento che mi sta molto a cuore e trovo che sia stato un modo per rendere molti proprietari dei consumatori più attenti alla salute dei loro animali.








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